“ Il Commesso” di S .Malamoud., è una storia di quotidiana eroicità vissuta, non solo dai protagonisti del romanzo ,ma anche dalla folla di profughi che abita in un misero quartiere di New York. Giunti dall’Europa con un carico di sogni assistono impotenti al loro infrangersi contro una realtà fatta da miseria, sacrifici , fame. Protagonisti :un negoziante –ebreo che fino alla morte si rifiuta di “accettare una volta e per tutte un destino remoto dai suoi ideali”, e un italo americano perennemente in bilico tra malavita spicciola e voglia di redenzione. La bellezza del romanzo sta nel racconto, minuzioso, dettagliato della ripetitività dei gesti quotidiani compiuti da Morris (il negoziante) con slancio sempre titanico nella disperata volontà di cambiare un destino già segnato. Ne risultano esaltati, da un lato il valore del lavoro, dell’onestà, del senso del dovere, ma dall’altro l’inutilità nel prestar fede a principi etici in un mondo che rapidamente cambia e sopraffà quegli individui che vogliono rimanere fedeli a valori più autentici. Affresco desolatamente epico, quello tracciato da un autore poco noto ,ma sicuramente degno di considerazione ,metafora di una realtà in cui la quotidianità del lavoro finisce con il diventare lotta per la sopravvivenza.