“Il desiderio di essere come TUTTI” di Francesco Lo Piccolo è un libro che racconta un trentennio di storia italiana; in particolare prende in esame la storia della Sinistra italiana, determinante per la vita stessa dell’autore-protagonista e il “ fallimento” della stessa. Il libro, da un canto è un atto d’amore nei confronti di Berlinguer ma dall’altro è una oggettiva equi-distante analisi delle colpe della Sinistra italiana che ,a partire dalle scelte , sia pur sofferte, ma quasi obbligate compiute da Berlinguer, si rinchiude in un recinto che l’autore definisce come fedeltà all’”etica dei principi” che esclude l’atto politico.
Ma se Berlinguer ne fu quasi obbligato dagli eventi ( rapimento Moro e conseguente fallimento del compromesso storico) non così è stato per la Sinistra italiana che da quel momento in poi sceglierà di guardare all’altro soggetto politico con quell’aristocratico disprezzo derivante dalla consapevolezza di essere migliore , PURA , incontaminata; ciò farà sì che la Sinistra si condannasse all’auto- esclusione, incapace di saper parlare a TUTTI e soprattutto incapace di comprendere il PAESE per quello che era ed è realmente con i suoi vizi e virtù .
Il ruolo giocato dal caso imprevedibile e ingovernabile ( il rapimento Moro), le occasioni mancate o peggio bruciate’, l’aver spianato la strada all’avvento di Berlusconi, nei confronti del quale non viene dato un giudizio moralistico, ma politico, emergono con chiarezza così come emerge con chiarezza quanto la Sinistra si sia sottratta al suo ruolo politico all’” etica delle responsabilità” scavando sempre di più un solco divisorio con il paese reale. Nostalgia, leggerezza, amarezza, voglia, malgrado tutto, di guardare avanti accettando le sfide, “sporcandosi le mani” fanno di questo libro un testo emblematico anche del modo di “ essere italiano” Da leggere !!