"Ed essere flamenco è così: è avere carne , cuore , passioni, pelle, istinti e desideri diversi; è un vedere il mondo diverso, con i sensi all'erta; il destino della coscienza, la musica nei nervi, libera fierezza, allegria tra le lacrime, il dolore, la vita e tinto di malinconia l'amore; odiare la malinconia, il metodo che castra; immergersi nel canto, nel vino e nei baci; e trasformare in un'arte sottile, di capriccio e libertà , la vita; senza accattare i ceppi della mediocrità; giocarsi il tutto per tutto; assaporarsi, darsi, sentirsi,vivere! Elegìa del cantaorda : La Regina scalza. Alla fine di una maratona durata 2 giorni e mezzo , ho terminato l'ultimo libro di Falcones, la regina scalza. é un mirabile affresco della Spagna di metà 700, della vita dei gitani, delle vicende storiche che caratterizzano gli anni in cui si sviluppa il romanzo. falcones, a mio avviso, si" lascia leggere" anche di impeto, anche se alcune parti potevano essere ridimensionate , l'entrelecement non sempre è convincente, a tratti caratterizzato da una certa rigidità, il registro linguistico non sempre consono ai personaggi ed una protagonista che a tratti ricorda l'indimenticabile Esmeralda regina della corte dei miracoli, ma malgrado ciò il romanzo trova la sua forza nelle sequenze descrittive e nell' unico filo conduttore: l'esaltazione della coerenza , della dignità, dell'orgoglio e soprattutto della libertà, valori non da poco e che oggi sono quasi del tutto spariti, chi ce li ha fa parte dei diversi da espellere!!!!