Chissà quante volte ciascuno di noi, oppresso dalla quotidianità, avrà pensato di sparire , sia pur per poco!!" ed è di scomparsi, di nè vivi nè morti che tratta L'Ipotesi del male" di Donato Carrisi, In questa ultima sua fatica, l'autore approfondisce il rapporto tra bene e male ,mettendo in chiaro che niente può essere solo bene o solo male,i due aspetti sono totalmente interconnessi come morte e vita. Dal bene può anche scaturire il male e viceversa. E' su questa compresenza che ruota tutta la vicenda che vede come protagonista Mila, già presente nel Suggeritore,una donna provata dalla vita ed attratta dal buio che c'è in ognuno di noi. L'intreccio narrativo è ben costruito, la tensione è sempre altissima, i colpi di scena si susseguono ,un vero e proprio trhiller psicologico ed è questo il punto di forza di Carrisi, riuscire , al di là dei fatti, a mettere in scena la psicologia dei personaggi scavati a tutto tondo.Anche il non luogo in cui è ambientata la vicenda contribuisce ad esaltare l'eterno, misterioso lato oscuro sempre in agguato , pronto a ghermirci. In linea con tutto il romanzo il finale aperto. Molto intrigante!!