Fato e Furia ovvero…. ll teatro delle maschere
Storia di un matrimonio all’ apparenza perfetto. Due i protagonisti, due i punti di vista quello di Lotto giovane aspirante attore ,bello, bianco, ricco e narcisista che, fallito come attore , scopre la sua vena teatrale diventando un brillante drammaturgo e quello di Mathilde bella, alta, bionda, glaciale, perfetta moglie devota. Si incontrano giovanissimi, si riconoscono, si sposano entro due settimane ,malgrado l’opposizione della madre di lui e intraprendono un matrimonio destinato a durare ben 24 anni .La morte di lui segnerà l’ inizio di uno svelamento …. non tutto è come appare!
Il matrimonio è il tema dominante e la scoperta che ,come malgrado tutto, non si conosca mai davvero una persona. La prima parte del libro è faticosa da leggere, quasi noiosa ma il romanzo decolla nella seconda quando il punto di vista sarà quello di Mathilde donna perfetta per tutti ma dal passato oscuro segnato da un’infanzia difficilissima che ne determinerà i comportamenti. Il Fato si è abbattuto su Mathilde e sarà il destino a determinare quella Furia che la devasterà.
Ricco di colpi di scena da rasentare il giallo, più lineare nella scrittura ma complesso nell’avvicendarsi dei fatti ,affascinante al punto da non potersene staccare , la parte finale del romanzo vuole dimostrare come spesso si tenda da osservatori esterni e superficiali a giudicare senza conoscere e come il matrimonio sia davvero un lungo navigare per tempeste spesso non sapendo chi ci sta accanto. Altro aspetto interessante è che il libro sembra spesso una vera e propria una pièce teatrale e, a comprova, numerosissimi sono i riferimenti al teatro soprattutto shakespeariano ed anche classico. Certo non un capolavoro così come è stato decantato, ma sicuramente interessante e nuovo.Da leggere.