Romanzo strano, particolare, ambientato nella sonnolenta provincia francese dell’Alvernia ricalca i romanzi francesi della metà dell’Ottocento e nella tecnica narrativa che vuole essere realista sia pur con qualche intrusione del narratore e nelle atmosfere e nei personaggi tipici della piccola borghesia di provincia. La storia: protagonista è Alphonse Courrier, proprietario di un negozio di ferramenta che impronta tutta la sua vita su una rigorosissima e lucida programmazione di tutto ciò che fa . Tutto nella sua vita è pensato e deciso nei minimi dettagli, dalla sua vita è del tutto escluso il caso, l’imprevisto; banditi pertanto l’amore e la passione al punto che anche il prendere moglie è un atto pensato e realizzato dopo un’accurata scelta delle qualità che deve avere la prescelta; beninteso l’innamoramento/amore non vengono neppure presi in considerazione. Stranamente , però, l’imprevisto, la vita fanno irruzione nella sua vita con la morte e , come aveva , sia pur confusamente presagito il protagonista , gliela sconvolgono al punto che una mattina il paese si risveglia dovendo fare i conti con un gesto inspiegabile compiuto da Alphonse. Libro dal ritmo placido, ma freddo in cui non si avverte la potenza dell’autrice che, forse per rispettare le regole narrative resta distaccata dal racconto, tuttavia ciò non basta a convincere e soprattutto a coinvolgere il lettore.