Anche in questo caso, come nei precedenti tre romanzi ,Falcones soddisfa il lettore amante di romanzi storici ambientando “Gli eredi della terra” in una Barcellona medioevale del 1300 brulicante di vita, odori, sapori, violenze, intrighi, prevaricazioni. Il romanzo si presenta quasi come la naturale prosecuzione de “ La cattedrale del mare” ,ma in realtà lo è solo dal punto di vista temporale poichè il protagonista è sì un ragazzo protetto da Estanyol , ma il Maestro esce di scena quasi subito per dare spazio alla vicenda personale di Hugo le cui peripezie finiscono con lo sfaldarsi nel contesto storico ben orchestrato dall’autore perché supportato da una buona ricerca e documentazione storica.A tratti lento e ripetitivo ( 845 pag.) il romanzo fornisce , comunque, ancora una volta un chiaro affresco della vita di quel periodo e soprattutto informazioni sul tormentato rapporto tra cristiani e ebrei ( tema molto caro all’autore) -