Edoardo Rubessi è un genetista di fama mondiale che , avendo accettato un incarico dall’Università di Torino torna , dopo tanti anni , nella città da cui era partito…ma anche il passato ritorna prepotentemente e dolorosamente per fargli prendere atto che ciò che siamo stati non può essere dimenticato. La sua adolescenza segnata da esperienze strazianti lo aspetta al varco con il suo carico di dolore in cui vittime e carnefici finiscono con lo scambiarsi i ruoli. Molto intensa la rievocazione di una Torino segnata dagli anni di piombo, belle le descrizioni dei luoghi e ben scritto anche se alla fine , a mio avviso, l’autore delude un po’ le aspettative iniziali con un finale scontato e buonista.