“Canto della pianura” è il primo libro di una bellissima trilogia ambientata nell’ immaginario paese di Holt nel Colorado. Sin dalle prime pagine l’autore alza il sipario sulla comunità cittadina immettendovi il lettore impreparato a ciò che vi accade. La tecnica descrittiva utilizzata in tutto il romanzo, infatti, immette via via in scena i vari personaggi che popolano la sonnolente cittadina provinciale senza che chi legge conosca gli antefatti: l’insegnante Tom, i fratelli McPheron , rozzi allevatori , abituati alla solitudine , ma con un’umanità che trova pochi pari, Victoria, la ragazzina sedicenne che, scoprendo di essere incinta, trova la forza di operare scelte difficili e tanti altri. Tutta la vita della collettività si svolge sotto gli occhi del lettore rapito dalla semplicità del linguaggio che , comunque, ben descrive una realtà complessa e pertanto non esente dal male che però rimane sullo sfondo, non arriva a scompaginare la vita tranquilla degli abitanti di Holt. Punti di forza del romanzo: "riprendere “ con semplicità e apparente distacco la normalità e far sì che il lettore vedendo e ascoltando sia portato a decifrare, immaginare , emozioni ,sentimenti e atmosfere createsi. Molto belle anche le descrizioni della campagna. Per concludere un libro che cattura proprio perché esalta la quotidianità nel bene e nel male, in una parola perché esalta la vita .