“ Imparavo finalmente che oltre l’inverno c’era in me un’invincibile estate”.Con questo incipit l’Alliende ritorna sulla scena letteraria, ritrovando la vena narrativa che l’aveva caratterizzata e soprattutto la voglia di vivere e raccontare.
Storia dai toni umoristici e fantasiosi , il libro ha come protagonista una donna frizzante e briosa: Lucia, una profuga cilena che , arrivata negli Stati Uniti , riscopre in sé il desiderio di vivere ed amare, malgrado tutte le difficoltà affrontate : la sparizione del fratello durante la dittatura di Pinochet, il cancro, il fallimento del suo matrimonio e sarà Richard , uno spigoloso, introverso e musone professore universitario a fargliela tornare. Un evento imprevedibile e l’apparizione di Evelyn, giovane immigrata clandestina guatemalteca, li uniranno in un’avventura dai risvolti anche comici. Si intersecano in questo romanzo i temi cari all’autrice ,il dramma della dittatura e dell’immigrazione clandestina, il passato ed il presente con levità senza che si indulga su toni drammatici e cupi, grazie alla saggezza data dalla maturità e alla consapevolezza che, malgrado tutto ciascuno può ritagliarsi un piccolo microcosmo in cui essere felice.