Da 3 a 6 giocatori - durata 120'
Uno dei giochi più longevi e sicuramente il non plus ultra del boardgame in Italia negli anni '80 e '90 è sicuramente Risiko, la virtuale conquista del mondo che ha divertito e diverte giocatori di qualsiasi età ed esperienza. Personalmente ho iniziato ad appassionarmi ai boardgame proprio grazie a Risiko, sin da adolescente e diventando più specialista con i tornei universitari durante i quali ho cominciato a sviluppare ed apprezzare tattiche e strategie di gioco che ancora oggi metto in pratica durante le mie partite con altri giochi da tavolo.
Le regole, ereditate da un antico gioco da tavolo francese degli anni '50, prevedono un planisfero con attacchi fra territori confinanti, presidiati da piccoli carri armati di plastica che rappresentano le armate che ogni giocatore possiede in quel territorio. L'attacco è regolato da dadi (rossi quelli d'attacco, blu quelli di difesa) e forse questa aleatorietà è l'unico limite del gioco, che altrimenti è un vero e proprio "pozzo di strategia", viste anche le meccaniche di approviggionamento delle proprie armate, legate alle conquiste fatte ed ai territori mantenuti.
L'esaltazione delle tattiche avviene nella versione "torneo", che migliora gli obiettivi, definisce una classifica finale e soprattutto sancisce un tempo limite di gioco, altro lieve difetto della versione originale. Simpatiche anche le versioni SPQRisiko, ambientato in età romana con combattimenti anche in aree di mare e Risiko+ che si arricchisce di carte azione oltre che di armate nascoste.