Romanzo intensamente drammatico, non certo un giallo , ma uno scavo profondo, sofferto nell’animo umano. Storia di due fratelli, uno , a costo di enormi sacrifici riesce a diventare avvocato e a comprarsi così un posto in società in un paesino al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, l’altro un irruente , irresponsabile che, condannato per il tentato omicidio di un poliziotto, fugge dal carcere e all’improvviso si presenta a casa del fratello rispettabile chiedendogli di aiutarlo a passare il confine dal momento che in Messico lo aspettano moglie e figli.
Scattano così profondi ed anche ingiusti sensi di colpa nel protagonista che, da un lato non vuol far sapere alla comunità rispettabile che lo ha accolto di avere un fratello ricercato, dall’altro ondeggia tra il sorpreso e l’indispettito nel constatare il forte potere di seduzione che il fratello in pochissimo tempo riesce ad esercitare sui suoi amici del fratello e la voglia impellente di liberarsene aiutandolo quasi per compensarlo di una vita fallita. Ma fra la libertà e la prigione c’è però un fiume in piena che deve essere guadato….un fiume che demarca il confine tra i due stati, un fiume di fango marrone come marrone è il colore del whisky nel fondo della bottiglia , ma che è anche il fiume del rancore e dell’amore , del riscatto e del perdono.
Il libro per la potente narrazione realizzata attraverso uno stile impeccabile e soprattutto un linguaggio affilato come una lama richiama autori come Carver e Capote.