Il romanzo “Le finestre di fronte”, nasce da un viaggio intrapreso da Simenon in Turchia durante il quale L’autore intervisterà Trotzkij avendo così modo di saperne di più sul sistema sovietico.
L’azione è ambientata a Batum , città russa di frontiera . Lo spunto: l’arrivo in città del nuovo console turco in sostituzione del suo predecessore morto in circostanze misteriose. L’atmosfera è cupa, greve; la città, gli abitanti , tutto sembra respingerlo. Gli unici stranieri presenti lui, il console italiano, il console iraniano e il rappresentante della compagnia petrolifera americano sembrano vivere asserragliati in un fortino circondati da nemici invisibili. E’ una rete di spie che soffoca la vita della città e sovrasta e impronta la vita della persone, inclusa la segretaria del console turco, incaricata di spiarlo. Il regime è onnipresente a dispetto di ogni cosa ; anche se sono evidenti la fame della popolazione, la povertà, la privazione della libertà, ognuno tace, impaurito ,prono ad un regime che arresta e uccide. Indubbiamente il romanzo è un atto di accusa nei confronti del sistema, ma al di là delle posizioni politiche indubbia è la capacità dell’autore di rendere, grazie ad una scrittura, puntuale, oggettiva, il clima di mistero inquietante che percorre tutto il romanzo. Davvero magnifico.