Storia di una ricca famiglia ebrea di banchieri che da generazioni si occupano di finanza al punto da far sposare tra loro i figli dei vari rami della dinastia. I Goldaum collezionano soldi e bellezza; investono, infatti in opere d’arte, mobili, suppellettili, insomma tutto quello che può esprimere al meglio il concetto del bello. L’affermarsi del Nazismo e lo scoppio della seconda guerra mondiale li travolgeranno creando in Greta , ragazza austriaca che sposa un cugino inglese ,una forte lacerazione tra quella che considera la sua patria , l’Austria , e la nuova patria di adozione ( l’Inghilterra). Il romanzo non aggiunge nulla di nuovo a quanto già tristemente noto, in più la prevalenza di uno stile descrittivo lo appesantisce rendendolo in alcune parti addirittura noioso. Anche l’approfondimento di alcuni personaggi quali Otto risulta manchevole come quello della protagonista che finisce con l’apparire una ragazza superficiale.