Ambientato nel Medioevo , periodo storico per eccellenza di caccia alle streghe e a Parigi nell’antico quartiere del Marais, narra la storie di donne che, pur non prendendo il velo, conducono una vita monacale dedita anche agli altri, ma affrancata dall’assoggettamento all’uomo.
Nel libro ritroviamo tutti gli elementi tipici della superstizione e dell’oscurantismo che hanno caratterizzato il Medioevo ( la convinzione che le donne con i capelli rossi fossero espressione del Maligno, l’assoluta chiusura al confronto , l’ostilità fanatica a libri che non contenessero solo ciò che la Chiesa approvava). Trasporre tali atteggiamenti, spogliati ovviamente dei loro aspetti più macroscopici, al presente risulta facile tanto più che oggi è più che mai acceso il dibattito sulla libertà delle donne. Il libro tuttavia non convince, non convince la storia di per sé, fragile nella struttura , né la scrittura , né i personaggi ; il tutto è poco amalgamato, banale, quasi forzato. Apprezzabili al contrario le descrizioni degli antichi quartieri di Parigi.