IL TRENO DEI BAMBINI (14/10/2019) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Viola Ardone

Genere: narrativa italiana

Valutazione:

 

 

 

All’indomani della guerra su iniziativa del  partito comunista,  Amerigo bimbo di sette anni  napoletano assieme a tanti suoi coetanei prende un treno che lo porterà al Nord. Ad aspettare lui e i tanti bimbi poveri, affamati del Sud saranno tante famiglie desiderose di dare concretezza a parole come solidarietà ed accoglienza. Quell’opportunità gli cambierà per sempre la vita. Scritto con grande sensibilità il libro attraverso gli occhi innocenti dei Amerigo, Tommasino, Mariuccia e Rossana, racconta di un’Italia del dopoguerra animata dalla voglia di ricostruzione che si ri-trova a contrastare l’annosa questione meridionale. L’ingenuità, la furbizia e i pregiudizi che accompagnarono quell’intelligente operazione sono messi in scena magistralmente utilizzando l’appropriato registro linguistico. Sembra davvero di sentir parlare i bimbi dei bassi napoletani! Commoventi alcune scene come quella in cui i bambini alla partenza del treno lanciano i cappotti nuovi ricevuti dall’organizzazione alle loro mamme affinchè possano proteggere gli altri figli dal freddo, così come tante altre . Romanzo d’amore, ( per amore si può rinunciare ad un figlio per farlo vivere e crescere meglio) per amore si può accogliere un bambino sfortunato e crescerlo come se fosse proprio ( a dimostrazione che non  sono i legami di sangue a contare) per amore tutto si può.  Se il cuore è grande c’è posto per tutti ! Preziosa testimonianza anche dell’impegno civile delle donne, di passione politica , di militanza attiva e tanto , tanto altro. Alcune pagine ricordano per l’ineffabile bellezza “La Storia” della Morante mentre il tono leggero a volte  ironico e  la visione disincantata a tratti rimandano a “Le ceneri di Angela”, tuttavia  il libro vive di vita propria e si impone con delicata forza al lettore che non può non apprezzarlo fino alla commozione. Pur se più debole nella seconda parte quella in cui Amerigo, affermato musicista, ritorna a Napoli  , il libro che si fa leggere tutto di un fiato  è di rara bellezza  per come è scritto, perché mette in luce un aspetto poco conosciuto della nostra storia e perché induce anche  a riflettere su come siamo diventati adesso.