“Confidenze” è un romanzo in cui Starnone si sofferma ad esaminare le caratteristiche di una tormentata relazione. E’ la storia di due innamorati, tanto innamorati da volersi rivelare l’uno all’altro anche nelle proprie pieghe più profonde, più intime. Di solito si cerca di mostrare all’altro il proprio lato migliore, ma Pietro e Teresa decidono di farsi delle “ confidenze”, di confessarsi un proprio segreto incoffessabile. Da quel momento , però, da amanti liberi si trasformano in sentinelle l’uno dell’altra ; a distanza di anni infatti malgrado l’uno sia affermato scrittore, felicemente sposato con Nadia con la quale però non c’è “ Confidenza” è sufficiente che Teresa scriva a Pietro “ Attento a te!!”” per far riaffiorare il temuto segreto e per tenerlo in pugno. Sorge spontanea una domanda , ma cos’è allora la Confidenza? Una forma estrema di libertà, di comunione con l’altro o una forma di ricatto per tenere avvinti gli amanti? La fine incerta non aiuta a dirimere il dubbio e molto probabilmente non c’era nell’autore l’intenzione di farlo. Tuttavia , pur avendo apprezzato il libro per la scrittura fluida e precisa , non l’ho trovato particolarmente significativo . Non ho apprezzato nello specifico la dimensione intimistica autoreferenziale che caratterizza spesso gli autori italiani, così come non ho apprezzato la non conclusione che sottolinea ancora una volta la fragilità dei personaggi maschili.