Un testo teatrale in cui l’autrice, partendo da una situazione anche banale ( il solito triangolo: lui , la moglie e l’amante), scava nella psicologia dei protagonisti per metterne in luce gli aspetti più fragili: ansie, , timori e solitudini. Attraverso dialoghi, ridotti all’osso, propri della situazione imbarazzante in cui si trovano i due amanti ( incontrano in un ristorante una coppia di amici della moglie di lui) assistiamo quasi ad un gioco al massacro della coppia. L’umorismo con cui tratta la vicenda è interessante velata com’è di cinismo anche se sicuramente c’è una sostanziale differenza tra leggere la pièce e vederla rappresentata in teatro.