“Il ciarlatano” è un inedito del grande autore scritto in lingua yiddish, lingua a cui Singer rimase sempre fedele anche per sottolineare la sua “ appartenenza” al popolo ebraico. Pur essendo un’opera minore , sin dalle prime pagine si capisce la statura del grande romanziere per la straordinaria capacità di affrontare temi forti quali la Shoà da una diversa prospettiva . In una New York degli anni della seconda guerra mondiale si muovono i due ebrei protagonisti : Morris Kalisher e Hertz Minsker,. Entrambi sono immigrati in America per sfuggire alle persecuzioni naziste, ma vivono la loro vita senza poi porsi tante domande sulla fine dei loro connazionali quasi che l’obnubilamento della coscienza sia condizione essenziale per sopravvivere. Kalisher è molto ricco, fa affari anche senza porsi scrupoli, Minsker è uno pseudointellettuale perché, pur avendo avuto un’ottima educazione in quanto figlio di un rabbino e pur ponendosi di tanto in tanto quesiti filosofici ed esistenziali, vive la sua vita al di fuori di ogni regola religiosa o umana. E’ un seduttore al punto da convincere una donna ad abbandonare nel ghetto i propri figli per seguirlo in America salvo poi piantarla in asso, è un cinico al punto da andare a letto con la moglie del suo benefattore ( Kalisher), è un brillante bugiardo, un narcisista incapace di dare senso alla sua vita ..un inetto o meglio è un “ ciarlatano” come lui stesso guardandosi allo specchio, si dirà in un raro momento di sincerità. L’America è lo sfondo su cui si muovono i personaggi, ma uno sfondo interattivo con i protagonisti le cui caratteristiche psicologiche sembrano essere determinate dalla logica affaristica, compromissoria e profittatrice del paese che li ha accolti. Sono uomini tormentati e sofferenti che arrivano a mettere in dubbio perfino l’esistenza di Dio, del loro Dio, distante dalle sofferenze e dagli obbrobri dell’epoca o peggio ad estendere la condizione di malvagità a tutti gli esseri umani ebrei inclusi. Domina , quindi, un totale nichilismo malgrado ciascuno appaia proteso alla speranza…. Ma si tratta di uomini ed il merito del romanzo è proprio questo: la straordinaria capacità di Singer di far emergere un’umanità dolente da una vicenda che non è solo ancorata alla storia contingente.