Ambientato in un Messico violento, dominato dai cartelli del narcotraffico in cui gli omicidi soprattutto dei giornalisti sono all’ordine del giorno come pure le stragi per vendetta e le efferatezze per intimidazione, il libro è una testimonianza della trasformazione di una giovane donna da proprietaria di una libreria con una bella famiglia, in una migrante in fuga nel disperato tentativo di salvare se stessa e soprattutto il figlio dalla vendetta del capo di un cartello che ha sterminato la sua famiglia. Il romanzo si basa su autentiche esperienze e racconta le violenze fisiche e psicologiche a cui sono sottoposti coloro i quali per motivi vari si vedono costretti ad abbandonare la propria patria, il proprio lavoro, la propria vita per cercare altrove di sopravvivere. Un libro che indubbiamente fa riflettere sull’oggi contrassegnato da barconi carichi di gente disperata bloccata in mare, colpevole solo o di avere fame o di desiderare un’altra possibilità di vivere.Consigliato.