Grande scrittore Simenon capace di scolpire i suoi personaggi e creare piccoli capolavori testimoni della sua straordinaria perizia di introspezione psicologica. Il libro è una lunga lettera inviata dal protagonista Charles Alavoine, medico di provincia, al suo giudice alla fine del processo che lo vede imputato di omicidio. Charles non chiede grazia, né intende discolparsi cercando attenuanti piuttosto vuole solo confidarsi con chi lo ha giudicato, mettersi a nudo rivelandogli ciò che è stata tutta la sua vita e il perché ha compiuto ciò di cui è accusato e lo fa esplorando le zone buie del suo essere. Charles ha sempre accettato ciò che altri (la madre in particolare) hanno scelto per lui ( lavoro, moglie , ritmi di vita) senza mai ribellarsi, senza mai alzare la testa , senza mai far predominare i suoi desideri anzi senza mai provarne al punto che , quando aprirà gli occhi, scriverà che si sentiva come colui che vagava “ senza ombra!!” finchè un bel giorno un incontro fortuito farà emergere in lui un magma di passioni rimaste sepolte per molto, troppo tempo . Martine ( la donna che scatenerà in lui il cambiamento ) è “ la sua ombra ritrovata. Da quell’incontro Charles ne uscirà cambiato diventando un uomo preda di una passione divorante, totalizzante al punto da spingerlo a commettere un femminicidio perché il suo è un amore malato in cui sulla donna debole Charles proietterà tutte le frustrazioni provate fino ad allora. Nella narrazione si dà molto spazio a come era Charles prima e meno al dopo quasi che il fuoco divampante che lo avviluppa lo divori in un attimo. Un romanzo intenso ed attuale da leggere tutto di un fiato.
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