Il titolo ossimorico mi ha spinto a leggere il libro ,ma la cosa più accattivante resta solo questo e l’immagine del cactus fiorito. La vicenda narrata è infatti banale e scontata così come la scrittura. Susan ragazza inquadrata dalla vita programmata fin nei minimi particolari se la vede sconvolta ad un tratto da due eventi imprevisti. La casualità irrompe e infrange quel bel castello di carte costruito con pazienza e determinazione. Susan non ha nulla che possa attrarre il lettore , che possa consentire di stringere con lui un rapporto di simpatia e condivisione; è egoista, cinica a volte, superficiale e poco attenta; in realtà è una donna fragile e timorosa che non riesce a gestire la sua sfera affettiva e sociale, è un vero e proprio cactus che alla fine sboccerà ,ma senza particolari clamori.