LO SCARAFAGGIO (02/06/2020) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Jan McEwan

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 

 

Sicuramente geniale questo breve romanzo del famoso autore inglese in cui con causticità McEwan critica ferocemente la decisione assunta da una minoranza inglese sulla Brexit. L’incipit è spiazzante. Rifacendosi alla Metamorfosi di Kafka, lo scrittore la ribalta. In questo caso è uno scarafaggio , essere immondo che vive nelle fogne ad assumere sembianze umane e con lui anche altri che andranno a costituire una forza di governo che inaugurerà e porterà avanti con determinazione la teoria dell’Inversionismo, una politica finanziaria che consiste nell’invertire il flusso naturale della finanza; in sostanza si guadagna spendendo e si paga per un lavoro insomma la teorizzazione e quel che peggio la realizzazione di un mondo che gira al contrario. Ma perché tutto ciò? Qual è la motivazione che spinge l’uomo-scarafaggio o meglio lo scarafaggio-uomo a volere tutto ciò ? “ Perché sì” dirà Jim dimostrando la sua nullità e con lui quella dei suoi degni compari che agitando la bandiera della paura , dell’odio e della menzogna, ricorrendo ad un utilizzo spregiudicato e pregiudizievole dei social e di tutti i mass media riescono ad ottenere il potere. Tutto ciò che è necessario verrà fatto in nome della difesa della  nazione  inglese anche se questo costerà carissimo al popolo ,ma il principio ispiratore è dimostrare di sapersi affrancare dalla presunta schiavitù imposta dall’Europa. In queste affermazioni farneticanti sono evidenti le contiguità tra uomo e scarafaggio, la meschinità che anima l’animale è ,infatti, anche dell’uomo così come la brama di potere  e l’indifferenza nei confronti del bene della collettività a fronte della difesa del proprio punto di vista pur se tendenzioso. Ancora una volta un libro in cui come in “ Macchine  come me” McEwan  dimostra di essere capace di trasfigurare in modo magistrale la realtà regalandoci un  amaro pamphelet su temi scottanti e più attuali di quanto si possa credere.

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