Un giallo tutto all’inglese con un ispettore ( che non conoscevo), un aiutante colto ma imbarazzato di fronte alla intuitiva genialità del suo capo , una vittima ed un intrigo familiare da risolvere. La vicenda prende spunto da un omicidio “ sui generis” ( una donna matura , bella , infermiera e nota nel paese, viene ritrovata morta nuda sul letto con polsi e caviglie legate) Le indagini avviate non portano a nulla così il caso viene archiviato come “ NON RISOLTO” Sarà il sovraintendente Stronge a riaprirlo affidandolo a Morse ispettore famoso per le sue capacità, ma uomo bizzarro, stanco e malato che , dopo un’iniziale reticenza , di fronte ad altri omicidi che sconvolgono la quiete del paese si decide a prendere in mano il caso risolvendolo. Sicuramente è interessante l’indagine che l’Autore compie nell’animo umano, ma il giallo è troppo lungo, troppe situazioni ingarbugliate, poca caratterizzazione dei personaggi che ruotano intorno a Morse , l’unico ad essere sezionato nei suoi pensieri, debolezze e pregi. Accompagnato dall’amore sviscerato per la musica classica Morse non può non ricordare Nero Wolf o Sherlock Holmes ma ha una sua peculiarità, sfida la morte, “ l’attraversamento del fiume” con spavalderia disincantata e questo senso perenne di fine intride il romanzo rendendolo , a mio parere, eccessivamente lugubre.