L’EDUCAZIONE (18/01/2021) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Tara Westover

Genere: narrativa straniera

Valutazione:

 

 

Libro molto “sui generis” perché presenta delle situazioni inconcepibili per chi è genitore e figlio. Protagonista del racconto, peraltro autobiografico,  è Tara che ha la sfortuna di nascere in una famiglia mormone che vive in una sperduta provincia americana. Tara ha un padre affetto da bipolarismo ed è un tipo moltoautoritario e violento , crudele!!  E’ convinto dell’approssimarsi della fine del mondo per cui costringe i familiari a fare scorte di cibo, non iscrive i suoi figli all’anagrafe né li manda a scuola convinto che “ là fuori “ ci siano solo nemici. L’infanzia di Tara sarà difficilissima così come quella dei suoi fratelli, dovrà affrontare prove durissime finchè , alla fine non troverà la forza di seguire i consigli di un fratello e fuggire perché resasi conto della violenza gratuita del padre ,ma soprattutto perché si rensasi conto di quanto la cultura faccia la differenza. Tara sin da piccola aveva amato la conoscenza, le poche nozioni di cui era in possesso gliele aveva fornite sua madre che passava il tempo facendo figli e intrugli con le erbe per curare qualsiasi tipo di malattia perché anche la medicina ufficiale era bandita da quella famiglia poiché ritenuta pericolosissima. Il libro ha il pregio di esaltare il “valore” dell’educazione come formidabile strumento di emancipazione ( pensiamo a Malala che per aver accesso all’educazione ha anche rischiato la vita). Se non ci fosse cultura, educazione, conoscenze cosa sarebbe il mondo? E noi stessi? Spesso dimentichiamo di essere figli di una cultura illuministica ( Voltaire sosteneva che i libri governano il mondo) ed è proprio per l’enorme potere di detonazione che ha che la cultura che è temuta e spesso ostacolata. Ma quanta fatica è necessaria per raggiungere l’obiettivo!  Cultura ed educazione comportano sudore, rinunce e scelte anche dolorose, ….ma… ne vale sempre la pena poiché gli strumenti forniti da entrambe consentono una visione del mondo ampia e caledoscopica., la libertà di scelta in un contesto libero pur se  con un contradditorio. Da questo punto di vista il libro è eccellente, quel che ho apprezzato meno però è una certa freddezza percepita nella narrazione, mi sarebbe piaciuta , dati i contenuti, una maggiore partecipazione emotiva dell’autrice.