In “ Klara e il sole” Hishiguro torna su un tema a lui caro e trattato drammaticamente nel suo straordinario romanzo “ Non lasciarmi” . Può l’umanoide con la sua intelligenza artificiale sostituire l’uomo? Può decodificare emozioni, sentimenti “ avere un cuore” come gli umani? Klara è un robot non di ultima generazione come altri suoi “ compagni” ,ma ha doti speciali percepite dalla direttrice del negozio in cui gli umanoidi sono esposti . Sa leggere e capire l’animo di chi li osserva, sa costruire con chi sente vicino al suo di “ cuore” un rapporto empatico ed è grazie a ciò che viene scelta da Josie come amica artificiale. Dal momento che Josi è malata , Klara ha un compito ben preciso: sorvegliarla , avvisare chi di dovere nel caso stia male, farle compagnia, ubbidire ai comandi. Ma cos’è Klara? Come dirà la madre “ un ospite o un’aspirapolvere?” Klara non è questo o solo questo.
Piano piano si renderà conto di essere in grado di leggere nell’animo di Josie ed animata da un forte di spirito di volontà che supera i limiti posti dalla programmazione tenterà di fare qualcosa per salvarla. Il romanzo è una favola delicata e commovente. Non lo definirei distopico perché l’autore non condanna la negatività apportata alla realtà dalla tecnologia né lascia presagire un futuro dominato dagli automi, anzi…semmai straniante perché immerge il lettore in un’atmosfera favolistica dove prevalgono buoni sentimenti e buone azioni in un presente dominato dalla consapevole accettazione dell’inevitabile esaurimento della vita che coinvolge uomini ed androidi neppur i quali ,seppur perfetti, sfuggono a questa legge inesorabile. Colpisce nel romanzo l’energia positiva che si libera dal Sole , nutrimento vitale non solo per Klara, ma novella divinità a cui Klara indirizza una commovente ed ingenua preghiera, colpiscono le visioni colorate e sezionate dei paesaggi esaminati da Klara ,ma soprattutto colpisce ed avvince lo spirito misericordioso, caritatevole, amoroso che percorre tutto il romanzo che conferma lo spessore letterario dell’autore giapponese