Pretenzioso libro tra giallo e denuncia di una società basata solo sull’apparire. Flora, la protagonista, è la conduttrice del programma nazional-popolare più famoso della Tv commerciale. E’ adorata dagli spettatori per la capacità che ha di raccontare storie di qualsiasi tipo rendendole uniche ed appassionanti; inoltre sa immedesimarsi ( apparentemente) anche nelle situazioni più drammatiche salvo poi repentinamente…girare pagina. E’ la REGINA della Tv del dolore! Un giorno, però, sparisce; viene rapita da improbabili terroristi , per il suo riscatto viene chiesta una cifra astronomica e non solo , la cosa più importante che si pretende è un’ora di trasmissione libera, non controllata. Carlo Monterossi viene incaricato dal capo della TV di condurre in grande segretezza le ricerche per riportare sana e salva al suo pubblico la donna ( come non sovrapporre la D’Urso alla De Pisis? )e nel portarle avanti ( anche lui coadiuvato da un’altra altrettanto improbabile squadra investigativa ) si imbatte in una storia del passato che parla di un movimento surrealista parigino ,di Resistenza francese, di campi di concentramento e delle poesie di un uomo che amava le libertà . Insomma un calderone dove sono stati gettati tanti ingredienti che non hanno alcun collante se non forse stupire? Polemizzare? Il risultato è, però, quanto meno indigeribile.