Una brava e collaudata scrittrice di gialli ed una trama abbastanza intrigante sono gli elementi che caratterizzano questo libro. Samuel giovane diciottenne per sottrarsi ad uno sporco traffico di droga trova un lavoretto in una cittadina nei pressi di Stoccolma. Farà da badante, ad un ragazzo disabile che vive in una bella casa isolata con la madre, donna segnata dalla malattia del figlio. Il ritrovamento , però, del cadavere di Samuel e di un altro giovane fa sì che una squadra di investigatori cominci a indagare su ciò che avviene in quella casa…..
Il romanzo, oltre e grazie anche ai fatti induce a riflessioni sul rapporto genitori e figli e su quanto i social possano influenzare i ragazzi determinando i loro comportamenti e creando un mondo virtuale da cui , una volta catturati, è difficile venir fuori. Forse l’autrice ha esagerato un po’nel voler infarcire il suo libro di tanti temi che rimangono accennati, ma nell’insieme la sua lettura risulta un buon passatempo.