Il Duca
Matteo Melchiorre
Romanzo impegnativo ma accattivante che utilizza un linguaggio sontuoso, raffinato e colto come colto è il protagonista “Il duca” Cimamonte ultimo erede di una atavica dinastia ritiratosi a vivere nella villa di famiglia in montagna.
In quei luoghi sperduti, dalla sua villa che troneggia sul piccolo paesino di Vallorgàna, immerso in un’atmosfera rarefatta , intento ad una vita dai lenti ritmi scanditi dai lavori stagionali e inabissato nella letture delle antiche carte degli antenati , il duca ( chiamato così scherzosamente) riflette su passato e presente. Che valore ha in ciò che siamo oggi il sangue degli avi? Ha un peso maggiore rispetto al contesto in cui vive l’individuo ? e il passato va preservato oppure va superato con un taglio reciso? Che senso ha “ proiettare le ombre del passato sul presente? non è meglio spegnerle liberandosene all’istante ?” tali riflessioni in lui vengono innescate dalla lotta per il potere scatenatasi con un abitante del paese a proposito della proprietà di alcuni confini di un bosco. Il romanzo che ne viene fuori è davvero sorprendente per la capacità dell’autore di raccontare il fascino della vita e della forza della montagna e di coloro che vi abitano, dei vizi e delle virtù di una vita solo apparentemente arretrata, il tutto condito da una sottile ironia propria di chi non si prende sul serio. Finalmente un autore che promette bene .