Ispirato ad una storia drammaticamente vera , il libro, ambientato negli anni 60 in un’America razzista e segregazionista, è un pugno nello stomaco. Racconta di ciò che accadeva alla Nichel, un riformatorio dove venivano inviati ragazzi neri ed anche bianchi per essere “ rieducati”. Si può immaginare ciò che accadeva all’interno della mura dell’istituto. Libri e film hanno raccontato di violenze inaudite commesse ai danni di soggetti fragili quali i bambini e i ragazzi, ma malgrado ciò non si esce indenni dalla letture di pagine che grondano di violenze psicologiche e fisiche. Su tutto, però, si alza il canto libero di Elwood eterno sognatore che ricorda un po’ il protagonista de “ La capanna dello zio Tom”. “Potete prendere il mio corpo, ma non la mia anima!” Il finale ..assolutamente sorprendente. Da leggere