Storia di un amore folle e disperato tra due giovani diversissimi per nazionalità ( uno serbo, l’altro albanese) professione , temperamento , storia di vite. La guerra tra i due paesi di origine interverrà a separarli oltre i pregiudizi di una società che non accetta gli omosessuali. Uno , costretto dal padre ad un matrimonio combinato dovrà interrompere gli studi di lettere per portare in salvo in un altro paese moglie figli, l’altro , aspirante cardiochirurgo, di fronte all’abbandono del partner , si arruolerà e lì la guerra e gli orrori, la disumanità con cui è costretto a confrontarsi lo cambieranno radicalmente. Un romanzo impietoso che, se da un lato incastona la vicenda dei due giovani nella Storia recente, dall’altra centra lo sguardo sui pregiudizi di cui ancora si nutre la società odierna. Un romanzo disperato, crudele, con un finale inaspettato non lascia spazio alla speranza. Interessante la prosa maneggiata dall’autore kosovaro con destrezza poiché se da un lato induce a sognare dall’altro condanna il sogno a menzogna.