Romanzo di formazione che narra la storia di tre giovani : Davide , guardiano di maiali in uno sperduto paesino della provincia di Caserta, Teresa figlia di un piccolo imprenditore del paese e Nicolas un giovane ebreo lì confinato assieme al padre a seguito della promulgazione delle leggi razziali. Il processo di cambiamento avviene in Davide che, volendosi identificare in Nicolàs, bello, colto, raffinato compie un percorso che passa dall’’acquisizione di competenze di letto-scrittura alla scrittura e recitazione di testi teatrali. Il bisogno di trasformazione , di elevazione è tale da renderlo implacabile con se stesso negandosi tutto quello che altri avrebbero desiderato e che anche lui avrebbe potuto avere. I giovani in comune hanno Teresa anche lei animata dalla voglia di allontanarsi da un mondo paesano chiuso e protettivo, ma che fino a quel momento era bastato a tutti. In realtà, malgrado le cose in comune e i legittimi desideri, nessuno può sovrapporsi ad un altro, ognuno ha il proprio destino segnato di cui non sempre e fino in fondo si può essere artefici. Sarà perché non amo i romanzi di formazione, non ho trovato il libro particolarmente entusiasmante.