I GIORNI DI VETRO (14/07/2024) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Nicoletta Verna

Genere: narrativa italiana

Valutazione:

Confesso che ho dovuto aspettare alcuni giorni prima di scrivere qualcosa su questo romanzo tanto mi ha toccato nel profondo. Cuore e mente erano ancora colmi di Remedia ed Iris le due protagoniste femminili assolutamente diverse l'una dall'altra ,ma complementari ; Remedia , storpia, perseguitata dalla "scarogna", ignorante ma con una raffinatissima sensibilità, capace di vedere e comprendere cose che sfuggono agli occhi dei più, Iris ragazza evoluta, che ha studiato, che vuole partecipare in prima persona alla costruzione di una nuova società- La storia delle due donne si intreccia mirabilmente con la grande Storia ed è raccontata dalle due protagoniste la cui voce narrante si alterna all'altra , ciascuna con il proprio registro linguistico. "I giorni di Vetro" è,infatti, un romanzo storico, ambientato in Romagna nell'epoca fascista. Remedia nasce proprio il giorno in cui muore Matteotti e di Fascismo, Guerra e Resistenza parla il libro che proprio per questi temi si incastona perfettamente nel nostro presente in cui sembra quasi un delitto parlare di Resistenza. Remedia vede la luce per soffrire, destinata com'è ad ubbidire, a subire violenze inaudite e se simbolo di resilienza e di coraggio si deve trovare ,nessuno meglio di lei può incarnarlo. Novella "Stoner", come la ginestra si piega ,ma non si spezza risultando alla fine vincitrice su tutti i fronti . Vetro di contro è un gerarca fascista; grazie al suo personaggio inventato ,ma reale in verità, assistiamo all'avvento di un regime dispotico, arrogante, violento, crudele che non esita a trucidare i suoi stessi figli, capace di aberrazioni incredibili in nome di conquiste coloniali e al fine di costruire un Impero!!.per non parlare poi della cultura maschilista da lui esaltata all'ennesima potenza e di cui si nutre.Vetro è un personaggio totalmente negativo come assoluta e indiscutibile è la condanna del regime che l'Autrice ci consegna. A lui si contrappone Diaz , spietato partigiano perchè l'azione da porre in essere lo richiede ,ma anche umano nelle pieghe più intime dell'animo . In ogni caso la situazione storica in cui si trovano i personaggi chiede violenza. La stessa Verno scrive " che la violenza determina il progresso , l'evoluzione è sopraffazione , dunque violenza" e tutti i passi mossi per la costruzione di un nuovo paese grondano sangue. Il romanzo l'ho trovato straordinario, potente ,crudo, intriso di un certo realismo magico alla Marquez ( almeno per quel che riguarda i riti per determinare gli eventi e le superstizioni di cui si nutrono Remedia ed altri a lei vicini), per la determinazione che caratterizza le protagoniste che nella loro diversità si trovano alla fine a salvarsireciprocamente ,perchè consente di " toccare con mano" la costruzione della Storia. Forse quel che manca è un'indagine socio -economica più approfondita sulle origini del Fascismo ,ma credo che se così fosse stato forse molto dell' intensità empatica del romanzo ne avrebbe risentito. In ogni caso , a me il libro è davvero piaciuto tanto e spero che ,malgrado questa assolutizzazione tra bene e male di questa Autrice e di questo libro si parli tanto.