Un affresco della società italiana prima durante e dopo le due guerre. Ambientato nel Polesine , terra povera,  di sofferenza, dolore , malattie e fame , ha come protagonista una bambina poi donna, nata con un marchio “ con la camicia” una dote che si tramandava solo a pochi eletti e che consentiva ai segnati di curare e guarire alcune malattie . Fumana , chiamata così perché cresciuta dal nonno nelle nebbie del Polesine, passa tutta la vita vivendo in simbiosi con la Natura , pescando e raccogliendo erbe con cui prepara decotti. Fumana è una “ stregossa” capace di togliere il malocchio,ma incapace di comprendere a fondo i cambiamenti che avvengono intorno a lei ad eccezione del fatto che questi “ progressi” poco o nulla incidono sulla atavica povertà degli abitanti delle paludi. Fumana nella sua miseria è però una donna libera , vive la sua vita al di fuori delle regole dettate da una società da sempre ancorata a convinzioni e regole. E’ una storia raccontata sommessamente, delicata, che parla di legami familiari, di amore e soprattutto di rispetto della Natura. Molto coinvolgente..