Romanzo di formazione il cui protagonista, un giovane di nome Libero, compie un percorso di maturazione sessuale e sentimentale. Sembrerebbe una ricetta perfetta per un capovaloro o quasi , vincitore del Premio Mondello e osannato in Francia nella cui capitale è ambientata la prima parte del libro. Tuttavia , non si può non notare una pretenziosità supponente nell’infarcire il testo con tante citazioni di opere letterarie, autori, musiche ,artisti e soprattutto , cosa non da poco, si coglie una freddezza narcisistica del protagonista che raggela il lettore non suscitandogli alcun sentimento positivo o negativo nei confronti suoi e della storia il cui senso sfugge fino alla fine. Romanzo di formazione anche dal punto di vista linguistico, ci sono alcuni passaggi in cui affiora una ricerca linguistica preziosa ,in cui il linguaggio è raffinato e pregnante , altre, la maggior parte, in cui si appiattisce banalizzandosi. Su tutto domina la mancanza di coinvolgimento, di passione, di emozione per cui alla fine c’è da chiedersi : ma cosa ho letto? La copertina è la cosa più intrigante ed è grazie a questa che senza dubbio il libro ha attirato i lettori.