Delicata analisi della Marzano sul desiderio di maternità finalmente conseguito e poi drammaticamente negato. Storia triste su un evento che tra tutti “ non trova parole per essere raccontato in NESSUNA lingua, né francese, né inglese, nè spagnolo, né cinese, né arabo ….la morte di un figlio. Tanto si è scritto sull’argomento, ma è la peculiarità della storia che è diversa; la figlia morta è una bambina adottata, per cui il senso di perdita della madre adottiva Daria finisce con l’intrecciarsi con la ricerca di radici da parte di Giada ( la figlia). Interessante storia raccontata con stile immediato, a volte spezzato con un incessante flusso di ricordi ( come è giusto che sia in tali circostanze) che pone problemi molto dibattuti nel paese: è giusto dire ai figli di essere stati adottati? è legittima , a partire da una certa età, la ricerca dei genitori biologici? Cosa provano i genitori adottivi di fronte al senso di perdita e di abbandono vissuto dai loro bambini? Non ci sono risposte certe, l’unica cosa certa è che “ nessuna madre è perfetta… l’importante è accogliere . E’ questo l’amore , che non ripara niente , ma accetta, non basta mai, ma soccorre”