Presentato dalla stampa come giallo da non perdere dell’autrice de “La ragazza del treno” , il romanzo prende avvio dal ritrovamento del cadavere di una donna in fondo al fiume inglese Beckford. Non è l’unica donna ad essere morta nel fiume ,ma l’ultima annegata certo non si è suicidata. E’ quello di cui è convinta la sorella Julia che nel tornare a casa per il riconoscimento, si troverà a ricostruire, pezzo dopo pezzo tutta la sua vita e soprattutto il rapporto con la sorella Nel interrotto da anni. Il libro non ha mordente; anche la continua variazione del punto di vista (sono le voci di tutti i protagonisti a costruire la storia) che probabilmente vorrebbe essere nell’intento dell’autrice un espediente letterario per rendere la vicenda più intrigante, disorientano il lettore. Lo stile è sciatto, insomma l’ennesimo caso di “ business” spacciato per letteratura.