Storia di un amore assoluto tra un astrofisico, sposato, e una sua allieva, un amore che tenta di vincere la dimensione finita dell’uomo per andare oltre la morte e vivere così per sempre. E’ uno dei pochi casi in cui un libro è tratto da un film, come afferma lo stesso autore che “ vuole ridare così supremazia alla parola scritta sull’immagine” ed è anche uno dei pochi casi in cui il film equipara il libro. Il protagonista, avvalendosi della tecnologia istaura, grazie ad un complicato meccanismo, una fitta rete di corrispondenza con la donna amata nel tentativo egoistico di far continuare a vivere un amore virtuale ormai recitato e non più vissuto. Dominante il tema della morte che accumuna le stelle la cui luce raggiunge gli astrofici dopo il loro collasso, e gli uomini che possono comunicare con i vivi dopo la loro stessa fine. Seppur intenso il tutto è un po’ melodrammatico, si ha comunque l’impressione, forse perché condizionati dalla visione del film , di leggere una scenografia.