Storia di un’anima potrebbe titolarsi questo libro che a prima vista non è un romanzo costituito com’è da brevi narrazioni apparentemente slegate tra loro, ma romanzo a tutti gli effetti perché tutte le parti confluiscono e si sviluppano intorno ad un tema centrale : la noia del protagonista Peoorin , ufficiale russo in servizio nel Caucaso. Peoorin è un uomo divorato dall'inquietudine che lo spinge ad una ricerca continua di qualcosa che possa soddisfarlo. Nulla lo appaga, né l’amore per le donne che gli girano attorno e che lui stesso si diverte a conquistare per il solo gusto di piegarle alla sua volontà, né il successo o il potere. Tuttavia tale inquietudine non genere disperazione bensì un compiaciuto narcisismo che lo allontana dal genere umano al punto da sfidare , quasi per gioco perfino la morte.
Il libro, malgrado sia stato pubblicato nel 1840 anticipa nei tratti del protagonista le caratteristiche proprie della letteratura romantica e non solo poiché Peoorin diventa prototipo dell’uomo di ogni tempo proteso all’inafferrabile raggiungimento della felicità “ è il ritratto dei difetti di tutta la nostra generazione nel pieno del loro sviluppo”.
Molto intense le atmosfere russe ricreate dall’autore e le descrizioni dei paesaggi caucasici. Nel complesso interessante ,ma non entusiasmante