Continua la narrazione delle vicende della famiglia Cazalet. Questa volta gli anni presi in esame vanno dal settembre del 39 al 41. La storia è ambientata a Home Place dove la famiglia si è definitivamente trasferita per sfuggire ai bombardamenti. Vi ritroviamo gli stessi protagonisti del primo romanzo solo , gli adulti un po’ più vecchi e i bambini più cresciuti. L’aspetto interessante è la quotidianeità descritta dall’autrice con maestria; ad esempio la guerra viene raccontata dal punto di vista dei bambini e soprattutto delle donne , attraverso i risvolti che provoca, dal razionamento del cibo alle difficoltà a trovare indumenti, alle privazioni , ai compiti, come l’oscuramento delle finestre che ciascuno ,anche i bambini, ha .Rispetto al primo volume , mancano le parti lente e il lettore, preso per mano dall’autrice finisce con il ritrovarsi nel salone della residenza di campagna ad osservare lo svolgersi della giornata di tutti i componenti la famiglia ciascuno dei quali ha una sua vita propria, nessuno è comparsa, tutti hanno una storia e la Howard spostando la macchina da presa dall’uno o all’altro e intrecciando i fili narrativi crea nel lettore l’illusione di essere anch’egli un componente della famiglia. Piacevole esempio di letteratura di intrattenimento caratterizzata da una sapiente descrizione della vita, della mentalità, degli usi e dei costumi londinesi. Buon esempio di saga letteraria alla Downton Abbey