Ambientato ad Orphea , una immaginaria cittadina nei presi di N.York, il noir di Dicker prende avvio dalla misteriosa scomparsa di una giovane giornalista approdata ad Orphea per indagare su un quadruplice omicidio avvenuto vent’anni prima e , solo apparentemente, risolto in breve tempo. E’ da questa sparizione che si dipana la trama, appesantita da continui colpi di scena , dall’ingresso continuo di nuovi personaggi e segreti via via svelati, dall’intrusione nel filone narrativo principale di altre storie che scorrono in parallelo. Potrebbe sembrare un arricchimento , ma i romanzi nel romanzo, non arrivano mai a fondersi pienamente, è come se l’Autore volesse dilungarsi appositamente alla ricerca di un qualcosa che possa tenere il lettore incollato alla pagina . L’effetto ottenuto, però, è del tutto contrario, il libro risulta pesante e pasticciato per non parlare dei dialoghi insulsi, adatto piuttosto, dopo una necessaria riduzione ,ad una trasposizione filmica.