Se per altri è geniale ed innovativo, per me questo romanzo è stata una tortura, faticosissimo da leggere, noioso e inconcludente. Il protagonista Aiden si trova in una decaduta residenza di campagna, invitato ad una festa in maschera per la commemorazione della morte del figlio dei padroni di casa. Ma più che di festa si tratterà di un incubo; ogni sera la bella figlia Evelyn morirà colpita al ventre da un colpo di pistola, ed ogni giorno Aiden rivivrà quel momento e quella giornata da un diverso punto di vista poiché assumerà le sembianze , lo spirito e la psicologia di alcuni invitati. Si innesca così un gioco perverso, labirintico in cui Aiden è l’attore principale che lotta avendo ben chiaro che la posta in gioco è alta: la sua stessa vita. L’idea sarebbe stata interessante, se il senso fosse stato suggerire nel lettore l’idea che ognuno di noi può essere tutti e quindi nessuno, ma le eccessive, minuziose descrizioni la soffocano estenuando il lettore. Ingarbugliato l’impianto narrativo che si dilata fino a giungere a ben 850 pagine. !!, molte mescolanze tra i generi ( giallo ? thriller? di ambiente?) .Ma al di là di ciò , a mio avviso, la sua più grande pecca è la mancanza di significatività