Intriso della malinconia del Fado che caratterizza Lisbona , è proprio in questa città che è ambientato il romanzo della Petri che riesce con uno stile vivace ma lucido, puntuale, scultoreo a descrivercene paesaggi, atmosfere, ambienti, odori e sapori. La storia raccontata è la storia banalmente “normale” della disgregazione di una famiglia. Una donna abbandonata dal marito che fugge di fronte alle difficoltà e responsabilità, tre figli di cui una ,Rita ,nata con una grave malformazione facciale per la quale la madre si spende all’inverosimile, un padre che pensa di “ fare il padre” organizzando ogni domenica dei pranzi a cui invitare i figli per ipocritamente dare loro un senso di famiglia, l’amante che si sentirà sempre esclusa, alla ricerca continua di un riconoscimento ufficiale da parte dei figliastri.
L’io narrante è Vasco il figlio maschio ,erede della necessità trasmessagli dalla madre di ricordare. La memoria serve a salvare ciò che è stato e proprio per questo Vasco in un taccuino comincia a registrare quegli stracci di ricordi che riaffiorano dal pozzo nero dell’oblio. Il romanzo inizia con la morte della madre che graverà come un macigno sulla vita di tutti i componenti la famiglia anche determinandola. L’assenza di Maria do Ceu infatti, diventerà presenza marcata , ineludibile per tutti i protagonisti della vicenda. I personaggi sono, in queste riunioni “ familiari” ,mirabilmente scolpiti negli aspetti più minuziosi, più intimi della loro personalità; a determinarli indelebilmente ci penserà l’Albertini, artista italiana fuori dagli schemi, compagna di vita di Vasco, pittrice onirica che fisserà sulla tela tutti i componenti della famiglia nelle loro espressioni più chiaramente rivelatrici della loro più recondita essenza. L’Albertini con occhio estraneo, serafico, indaga nelle pieghe del loro animo, scava e porta alla luce, fissa su tela creando una galleria di immagini che testimoniano raccontandolo lo sfaldamento familiare. Un romanzo che pone sotto la lente di ingrandimento le difficoltà che caratterizzano i rapporti familiari , che tenta di dipanare il groppo che avvinghia i tre fratelli al padre e alla madre che ,salvando il valore della memoria, salva il senso della speranza e della vita