IL COLIBRì. (03/03/2020) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Sandro Veronesi

Genere: narrativa italiana

Valutazione:

 

 

Il colibrì è l’uccellino più piccolo al mondo, riesce a rimanere immobile grazie ad un frenetico battito di ali che gli consente di ottenere un’apparente immobilità, in realtà si tratta di una frenetica ricerca di equilibrio conquistato alla fine con tanta fatica. Il colibrì è Marco Carreri il protagonista del romanzo di Veronesi . Uomo piccolo, affetto da giovane da una ipocrescita , ha la forza di un gigante nell’affrontare le scalate che la vita gli pone dinnanzi. E’ un vero e proprio eroe alla ricerca sempre di un equilibrio che gli consenta di affrontare l’impossibile perfino la perdita di una figlia . Dichiarato libro dell’anno “Il colibrì” in effetti ha un impianto narrativo sui generis; intanto gli sbalzi temporali che inizialmente disorientano ma che alla fine si ricompongono in un unicum perfetto. Veronesi , infatti dimostra di saper mescolare le strutture del romanzo classico con quelle del romanzo psicologico moderno alterando tempi e spazi ,ma mantenendo sempre ben teso un filo narrativo, quel  filo che sia metaforicamente che concretamente avrà tanta importanza nella sua vita. L’autore, però,  non si limita solo a questo, mescola sapientemente ( operazione questa nuova ed interessante) linguaggi diversi propri di lettere, sms, telefonate che costituiscono dei veri e propri capitoli conclusi e coerenti, attinge anche a piene mani dal reale  utilizzandolo per parti del romanzo ( v. elenchi, stime da cataloghi, poesie, canzoni ) funzionali alla narrazione di cui costituiscono parte integrante e non solo citazioni, così come inserisce materiale letterario altrui che incastonato nella narrazione vibra di vita propria. Il narratore è il protagonista che con brio malinconico e leggerezza si racconta. Il suo, però, non è un racconto solo di dolore ,ma  anche di speranza e di amore che ,se puro,   vale sempre la pena vivere anche se causa sofferenza. Il suo è un racconto di come freneticamente ,quando tutto sembra precipitare, si possa risalire la china conquistando equilibri  via via diversi ma pur sempre stabili. Il suo è il racconto di chi sfida il mondo pur di rimanere sempre coerente, fedele a sé stesso ed ai suoi principi ( e se questa non è forza… ) perché solo così si può avere la meglio sul dolore. Tanti i temi affrontati, l’amore in primis , la perdita, il lutto, la vita e la morte, l’amicizia e la malattia , il fine vita…e tutti con una levità che scaturisce non da superficialità bensì dalla consapevolezza della complessità del vivere e dell’impossibilità per l’uomo di poter cambiare le cose. Un libro “moderno”  da leggere ed amare.