RAGAZZO ITALIANO (28/03/2020) - a cura della prof.ssa Anna Cosenza Toscano


Autore: Gian Arturo Ferrari

Genere: narrativa italiana

Valutazione:

 

 

 

Il romanzo “ Ragazzo italiano” anch’esso candidato allo Strega è ambientato nel secondo dopoguerra ed ha come unico protagonista :Ninni/Pietro . Ninni bambino, ragazzino ed in ultimo Pietro ragazzo che assiste alla trasformazione del suo Paese, che vive il passaggio dalla campagna dove viveva nella casa patriarcale, alla città di Milano. Romanzo di formazione personale e generale del paese dipinge nei primi due capitoli un’Italia rurale, agricola governata dai rapporti di mezzadria, dalla chiesa e dai grandi partiti un’Italia che rialza , dopo la guerra, faticosamente la testa; racconta il fervore edilizio, il decollo industriale ,la scuola come strumento di riscatto sociale, e poi gli odori, i sapori della campagna , l’ozio proficuo della lettura durante le sieste. Racconta le ansie e le speranze che accompagnano il cambiamento , la voglia di arrivare malgrado le ristrettezze economiche affrontate però con la determinazione di chi è certo di centrare l’obbiettivo. Assistiamo ,così, attraverso gli occhi di Pietro alla rivoluzione avutasi con l’arrivo della Tv , strumento di vera unificazione linguistica, di trasmissioni come il festival di Sanremo, all’acquisto della casa considerata dalla gente comune come espressione tangibile dell’avvenuto miglioramento delle proprie condizioni economiche e poi….al valore dato alla cultura , vissuta come unico strumento valido da usare per ricavarsi un percorso di vita gratificante sul piano personale ed economico.  Confesso di essermi sentita “raccontata”. Mi è piaciuto moltissimo il tono nostalgico che si stende come velo impalpabile nei primi due capitoli.; peccato che nel terzo l’autore si avviti un po’ su se stesso, non più sensazioni percepite grazie all’innocente sguardo del fanciullo che scevro da qualsiasi sovrastruttura razionale coglie l’essenza delle cose, ma riflessioni razionali ..troppo razionali e troppo stiracchiate. Nell’insieme però una buona lettura che aiuta a far riemergere ricordi a chi appartiene alla mia generazione, fornire una visione dettagliata e veritiera di un Italia post guerra ed al contempo costituire un esempio di speranza e lotta in questo particolare momento storico.