Due vite, due destini opposti, due nazionalità diverse….la guerra ! Marie-Laure e Werner sono l’una una bambina francese cieca, l’altro un bambino tedesco con una rara capacità : costruire radio senza per questo aver avuto una formazione specifica. Le loro vite , i loro destini si incontreranno ed incroceranno .. Nemici sul campo scopriranno di avere in comune qualcosa. Il soggetto sarebbe interessante ,ma il libro ,vincitore di un premio Pulitzer , è ripetitivo e pertanto eccessivamente lungo. L’autore ricrea ambienti, descrive accuratamente gli scenari in cui si svolgono le azioni, crea atmosfere e racconta anche indugiando con preziosismi evitabili emozioni e sentimenti, ma il tutto risulta troppo lezioso, quasi forzato. L’aspetto più apprezzabile è sicuramente la condanna inequivocabile della guerra che uccide persone ,sogni e giovinezze e quindi luce , quella luce data dai sogni e dalle speranze, luce non colta dagli altri ,ma che è vita per il sé e per la collettività. Libro gradevole nell’insieme, anche se una maggiore “ asciugatura” gli avrebbe giovato ad evidenziare il tema della luce che non vediamo”.