Un bel noir con protagonisti due poliziotti Ghezzi e Carella diversi tra loro ,ma accomunati da un grande senso di giustizia e dalla convinzione che “ un sassolino cadendo nell’acqua provoca una serie concentrica di cerchi sempre più larghi” , è il dolore provocato da un atto delittuoso, un dolore che non riguarda solo i reali protagonisti dell’accaduto ma si allarga a tutti coloro che facevano parte della sfera affettiva della vittima e del delinquente e non solo!!! Capita infatti che anche l’incaricato delle indagini ne rimanga coinvolto. E’ quello che succede ai due amici , seguiranno, infatti, in piena autonomia due casi: Ghezzi, spinto dal ricordo di quando era un giovane poliziotto alle prime armi, correrà in aiuto di una prostituta che lo aveva fatto sognare, Carella, spinto da un senso di responsabilità che lo attanaglia al punto da spingerlo ad infrangere la legge, braccherà il responsabile del pestaggio mortale di una giovane donna che, confidando nella protezione del poliziotto aveva testimoniato contro il delinquente rimanendone poi vittima. Sullo sfondo Carlo Monterosso autore televisivo ricco e famoso a cui Ghezzi una sera, infastidito da una evidente incapacità del suo ospite a calarsi realmente in storie vere, spacciate però per tali nello show da lui condotto, racconta quanto accaduto a lui ed all’amico. Entrambi hanno seguito due storie parallele coprendosi a vicenda e commettendo illeciti; sullo sfondo un sottobosco milanese malavitoso inestricabile ed amaro- Molto apprezzabile la classica partizione del testo: situazione iniziale, rottura, sviluppo, ricomposizione e risoluzione della vicenda. Il linguaggio ironico e beffardo , rapido ma incisivo prende il lettore e fa del libro una piacevole lettura.