Libro straziante , intriso di un dolore immenso che lacera il cuore. La storia è una tra le tantissime di oggi. Un matrimonio tra due giovani, sogni condivisi, speranze, certezze che l’amore durerà per sempre, un progetto di vita condiviso, poi…. Tutto si rompe! lui si innamora di un’altra , giovane, fresca, bella con cui ritrova una leggerezza che gli sembrava persa ed in nome della libertà ,del rifiuto del matrimonio spacciato per una gabbia borghese, se ne va da casa, lascia la moglie e due bambini piccoli, sparisce. !! Ed è la moglie a sobbarcarsi il peso della famiglia ,dei figli e della loro educazione spesso sbagliando e sempre arrovellandosi non riuscendo ad accettare la nuova situazione e senza riuscire a trovare risposta ai suoi …“perché”?? Lei vorrebbe una spiegazione razionale a quello che è accaduto che non giungerà; in mezzo ai due i due figli che , come sempre accade , saranno quelli che pagheranno il prezzo più alto . Segnati dalla mancanza di una figura genitoriale e dalla presenza pesante della madre troppo avvelenata dal rifiuto svilupperanno una disinvolta incapacità ad affrontare la vita. Insomma una storia che è quotidianamente sotto gli occhi di tutti . Starnone ,però, in questo breve romanzo riesce a mettere a nudo l’anima dei protagonisti: Vanda donna nevrotica ossessionata dalla ricerca della “ verità” , Aldo , uomo debole, inane incapace di portare fino in fondo le sue scelte ( in fin dei conti è troppo comodo tornare da chi ci ha “ accudito “ per tanto tempo e bene ) e i figli Sandro e Anna le vere vittime ,come sempre accade, la cui vita è stata determinata dalla vicenda familiare. Il messaggio neanche tanto velato è di evidente scetticismo nei confronti del matrimonio come istituzione e dell’amore eterno, la novità è data però dal fatto che se è vero che si cambia nel tempo, se è vero che l’amore può finire, è altrettanto vero che è molto difficile sciogliere quei lacci che ci trattengono, che ci uniscono per sempre ad una persona con cui hai vissuto per tanti anni, di cui sei in grado di leggere ogni pensiero e questi lacci non sono costituiti da pensieri o parole dette ,ma da piccoli gesti anche quotidiani che si imprimono nella memoria, imitati anche dai figli e che se replicati ci riportano a chi ci ha fatto tanto soffrire. Sinceramente è un libro che non consiglio di leggere, perché chi ha vissuto la stessa esperienza descritta rinvangherebbe un dolore sopito ma sempre presente chi , per sua fortuna, non l’ha provato ne trarrebbe solo inquietudine.