Storia di un uomo alla ricerca di sé . Maestrale ( il soprannome datogli dagli amici)è un architetto di successo. Sembra avere tutto, soldi, amici, barca, incarichi importanti , un matrimonio apparentemente solido. Ma non gli basta: tradisce serialmente la moglie ed anche le amanti; le abbandona infatti quando la relazione comincia a deviare da sessuale a sentimentale. Gian Lorenzo non è in grado di amare, non ha mai provato ,né vuole provare le cosiddette farfalle nello stomaco. Quando all’improvviso nella sua vita irrompe Miriam il protagonista ne resta sconcertato, un dolore antico, seppur diverso, li accomuna e da lì inizia un processo lungo ma sconvolgente che porterà Gian Lorenzo Manfredi alla rinascita. L’amore c’è? Esiste davvero? La scommessa è allora il rischio che ciascuno deve affrontare operando una scelta. Può andar bene può andar male,,in ogni caso si vive. Il romanzo dopo una parte iniziale un po’ sciapa e banale ( il solito bell’uomo , donnaiolo, egocentrico che vede nella conquista delle donne un’affermazione di sé) decolla nella seconda parte quando il protagonista , rimasto solo con se stesso, riflette su cosa è stata la sua vita e su cosa effettivamente vuole per sé. Nel complesso ben scritto con qualche evidente riferimento letterario ( il nome della masseria “La Ginestra “di leopardiana memoria è una forzatura) nell’insieme il libro si legge con piacere anche se lo stereotipo dell’uomo Narciso è insopportabile.