Come sempre nella sua sinteticità Simenon riesce a raccontarci le miserie e le grandezze dell’animo umano. In questo caso il profilo psicologico di Steve , marito stressato è davvero straordinario quanto veritiero. Ambientato negli Usa racconta di una coppia come tante che si è persa nella sua normale, banale quotidianità . Steve e Nancy partono per andare a prendere i figli in campeggio. Sarà durante il viaggio che i due cominceranno a rinfacciarsi reciprocamente abitudini, vizi ,gesti divenuti nel tempo insopportabili e sarà a seguito di una ennesima sosta che Steve farà per bere quel whisky che gli rende il tutto più tollerabile, che la loro vita prenderà una svolta drammatica. Al bar il protagonista approccerà un uomo… si tratta di un evaso . Steve lo sa e malgrado tutto lui , mite, ligio al dovere, che si concede di tanto in tanto di “ entrare nel tunnel” (bere) per dimenticare le frustrazioni e affogare la noia , deciderà di vivere il suo “ giorno da leone” senza sapere che da quel momento la sua vita e quella di Nancy cambieranno per sempre. La storia narrata è drammatica, forte ,ma evidenzia in maniera cruda la crisi dell’uomo stritolato dalla società, dal lavoro, dalla routine matrimoniale, dall’invidia ( perché no? ) nei confronti della moglie la cui carriera è migliore della sua, infastidito dalla dipendenza dall’alcool e dalla razionalità di Nancy che tenta di distoglierlo da un percorso autodistruttivo. Sarà, però, solo dopo aver bevuto fino all’ultima goccia del calice amaro del dolore che i due, scorticati dagli schemi convenzionali e messi a nudo dalla sofferenza , riusciranno a riprendersi per mano. Un bellissimo libro tra il noir e il romanzo psicologico da cui non so se sia stato tratto un film , ( ma ci starebbe tutto) e in cui oltre alla introspezione psicologica colpisce un’altra straordinaria qualità dell’autore : quella di rendere pienamente le atmosfere e gli ambienti in cui i personaggi si muovono. .. e le atmosfere e i paesaggi americani ci sono tutti. Consigliato!!